L’efficienza del lavoro svolto dagli uomini di Sorveglianza Italiana passa anche e soprattutto dalla cabina di regia. E al timone di questa grande macchina della sicurezza, che conta ben 110 guardie particolari giurate, c’è Enrico Santicoli, 64 anni, bergamasco, manager impegnato dal 2012 nell’istituto di vigilanza di via della Clementina. Una figura particolarmente importante per l’azienda, che ricopre un ruolo strategico dato che gestisce il parco di risorse impiegato quotidianamente, giorno e notte, a vigilare su tutto il territorio bergamasco. “Mi occupo di pianificare i turni del personale, della centrale operativa, assegno i servizi, seleziono i nuovi dipendenti, tengo le relazioni con i sindacati, gestisco i contenziosi disciplinari e garantisco l’efficienza di tutti gli incarichi operativi a carico dell’istituto - racconta Santicoli -. In buona sostanza, sono il responsabile operativo delle risorse umane di Sorveglianza Italiana”.
La sua è una lunga carriera, sempre maturata e accresciuta nel settore, che otto anni fa lo ha portato in via della Clementina.
“Ho avuto la fortuna, dal 1985, di lavorare sempre in questo settore e ricoprire ruoli strategici per due diversi gruppi. Le esperienze lavorative pregresse si sono rivelate molto utili per formarmi dal punto di vista professionale, perché mi hanno dato la possibilità di avere una visione sempre più completa e precisa della materia. Mi hanno arricchito, se così si può dire, garantendomi, nel tempo, un’impronta esperienziale fondamentale per gestire l’intero comparto e ottimizzarlo, sia dal punto di vista organizzativo che operativo”.
Lei ha assistito anche al cambiamento radicale che ha subìto la figura della guardia giurata nel corso degli anni.
“Oggi la percezione della guardia giurata è ben diversa da quella di un tempo. In termini molto concreti, non è più solo la persona che con la pattuglia si preoccupa di verificare se l’azienda è al sicuro, ma svolge anche un servizio di pubblica utilità. Questo vale soprattutto per la mia azienda. Sorveglianza Italiana si spende moltissimo sul territorio bergamasco e non solo in termini di sicurezza dei beni privati del cittadino, ma anche per la tutela di quelli pubblici. Quello che ci diversifica davvero dalla concorrenza, il nostro reale punto di forza, è infatti la capacità di essere veramente presenti, in maniera capillare e puntuale oltre che tempestiva, a difesa anche dei beni comunali. Questo è per tutti un fattore molto importante in termini di percezione della sicurezza”.
Anche la tecnologia, l’evoluzione e l’ammodernamento dei servizi di sicurezza hanno fatto la loro parte.
“Indubbiamente. La buona riuscita del nostro lavoro è garantita, in primis, da una ferrea organizzazione, da una precisa turnazione e da una attività incisiva a garanzia dell’intero parco clienti, ma anche dallo sviluppo delle tecnologie. Oggi, infatti, possiamo avvalerci di sistemi all’avanguardia come ad esempio i collegamenti d’allarme, la videosorveglianza, i sistemi di emergenza, senza dimenticare la vigilanza ispettiva che da sempre rappresenta il punto di forza dell’azienda. Anche le stesse guardie giurate sono dotate di una strumentazione in grado di aiutarle a svolgere il loro lavoro in maniera più puntuale: penso ai tablet, agli smartphone, ai sistemi gestionali. Si tratta di una serie di applicativi allineati al sistema operativo e commerciale che creano automatismi, sostituiscono l’uso della carta, snelliscono il lavoro e lo facilitano anche moltissimo. Il tutto, ovviamente, garantendo un servizio totalmente personalizzato, costruito su misura rispetto alle esigenze del cliente”.
Quest’anno Sorveglianza Italiana ha compiuto 100 anni, un traguardo storico.
“Assolutamente sì. E’ un vero e proprio lustro per un istituto che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per le aziende del settore, da sempre leader nella sua attività . L’augurio che faccio alla mia azienda è quello di continuare a lavorare in termini di eccellenza per perseguire i suoi obiettivi, di rimanere ambiziosa e conciliare esperienza, storia e modernità, il giusto mix vincente che l’ha portata, negli anni, a distinguersi e a tagliare traguardi importanti”.