L’ultimo fine settimana di settembre sono stati due giorni di fuoco per le guardie giurate dell’istituto di vigilanza Sorveglianza Italiana. Il fine settimana del 26 e del 27 ha infatti registrato, rispettivamente con 110 e 118 presenze fisiche sul territorio, il trend più significativo del primo vero mese della ripresa lavorativa, dopo la pausa estiva. Diversa invece la partenza del mese che ha avuto un avvio in sordina, con una media di circa 40 interventi al giorno, per poi ingranare la marcia e segnare un crescendo importante già dopo la prima decade. Si mettono in mostra le domeniche del 6 e del 13 dove sono state ben 64 e 82 le chiamate in centrale operativa, seguite da sabato 12 in cui l’impegno è stato comunque alto con ben 69 interventi. Complessivamente, il mese appena conclusosi, ha registrato 1424 interventi: un bilancio assolutamente positivo per gli uomini e le donne dell’istituto di via della Clementina, in linea con l’andamento annuale. Questi numeri dimostrano, ancora una volta, come, anche in tempi di limitazioni dovute all'emergenza sanitaria, le guardie giurate non hanno perso di vista il loro obiettivo quotidiano: la sicurezza dei cittadini. I fatti di cronaca raccontati anche dai media e dalla stampa locale, oltre che l’incessante lavoro della centrale operativa e i tanti chilometri macinati lungo le strade della città e della provincia, fotografano perfettamente l’incessante attività che ha portato le pattuglie a presidiare ed intervenire in maniera costante durante l'arco del mese. Gli interventi che fanno capo all'ultimo mese raccontano quindi di un operato che si fonda su cardini di attenzione e premura non solo delle tante realtà imprenditoriali che ci circondano, ma anche e soprattutto nei confronti del singolo, del cliente, del cittadino, sempre al centro del lavoro di Sorveglianza Italiana. Garantire la sicurezza resta dunque il dettame fondamentale dell'istituto di sorveglianza e, per farlo, sono necessarie presenza capillare sul territorio, competenza e costante aggiornamento.