L'emergenza CoronaVirus non ferma Sorveglianza Italiana. Presenti h24, le guardie giurate dell'istituto bergamasco hanno intensificato l'attività di controllo e prevenzione su tutto il territorio provinciale, proprio in virtù delle disposizioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria richieste dal decreto ministeriale. Turni giornalieri e notturni che si sono sommati anche alle ore da volontari al campo di sanificazione delle ambulanze a Dalmine: un mese importante quello di marzo, che resterà impressa nella memoria collettiva. E anche in uno scenario tanto particolare quanto drammatico come questo, gli uomini di Sorveglianza Italiana non si sono certo risparmiati, intensificando gli interventi in virtù delle tante, tantissime aziende e negozi che hanno abbassato la serranda per via della chiusura imposta dallo Stato.
Il mese di marzo ha registrato 1410 interventi complessivi: tante, infatti, sono state le presenze fisiche delle guardie giurate, impegnate sul territorio, contate solo nell'arco delle ultime settimane. Ad ogni chiamata ricevuta, una presenza effettiva. Le pattuglie di Sorveglianza Italiana hanno presidiato e sono intervenute in città e provincia in maniera costante durante l'arco del mese, con un picco del 60% già solo nei primi 20 giorni. Partenza sprint con 80 interventi solo domenica 1 marzo, a cui si sono succeduti numeri di rilievo anche a metà settimana, in particolare nelle giornate di mercoledì e giovedì. Un trend in linea con la media dell'anno lievitata, in particolare, il 5 marzo con 80 chiamate, il 12 con 71, il 18 con 70 e il 19 con 65. Chiusura del mese invece in ribasso con un calo generale delle segnalazioni che si sono assestate intorno alle 30 giornalieri. A raccontare il grande dispiego di forze e l'incessante lavoro profuso dalle guardie non ci sono solo i numeri degli interventi registrati, ma anche e soprattutto le svariate operazioni sul campo annotate in termini di sicurezza e prevenzione sui territori comunali. Ne sono testimonianza gli articoli riportati nelle pagine di cronaca dei quotidiani bergamaschi che raccontano, ad esempio, dell'intervento all'ex caserma Montelungo per un’intrusione nel cantiere, dei ladri messi in fuga all'ex Uvigal o del furto sventato all'Istituto Galli di Bergamo. Questi sono solo alcuni esempi che fotografano perfettamente l'operato degli uomini di Sorveglianza Italiana, professionalità fondata su cardini di attenzione e premura sia delle tante realtà imprenditoriali che ci circondano che nei confronti del singolo, del cittadino. Perché garantire la sicurezza per l'istituto di sorveglianza bergamasco, anche e soprattutto ai tempi del CoronaVirus, è sempre il primo pensiero.