Sono ben 1346 gli interventi nel mese di febbraio. Anche in tempi di emergenza, gli uomini e le donne di Sorveglianza Italiana non hanno perso di vista il loro obiettivo quotidiano: la sicurezza dei cittadini. Tante sono state le presenze fisiche delle guardie giurate, impegnate sul territorio, contate solo nell'arco del secondo mese dell’anno: ad ogni chiamata ricevuta, una presenza effettiva. Ancora una volta, sono i numeri a parlare e lo fanno in maniera chiara ed esaustiva: raccontano infatti di una incessante attività che ha portato le pattuglie dell’istituto di sorveglianza bergamasco a presidiare ed intervenire in città e provincia in maniera costante durante l'arco del mese. L’andamento del mese bisestile si è rivelato particolare fin dalle prime battute, con picchi a scadenza quasi settimanale: 74 l’1 febbraio, 91 e 80 rispettivamente l’8 e il 9, 67 il 16, due di meno (65) il 23 e di nuovo 67 il 27, a chiusura del mese. Da notare, poi, l’andamento piuttosto continuo e lineare della restante parte della mensilità, con una media attestata intorno ai 40 interventi giornalieri. Particolare attenzione va posta sul 27 febbraio, data capace di diversificarsi dalle altre poiché caduta di giovedì: diversamente infatti dal normale trend che fa registrare la dose massiccia di interventi nei week-end, questa volta, le molteplici chiamate arrivate alla centrale operativa sono pervenute a metà settimana. A raccontare il grande dispiego di forze e l'incessante lavoro profuso dalle guardie sono sì i numeri, ma anche l'operatività letta quotidianamente tra i fatti di cronaca riportati dai giornali: ne sono testimonianza gli interventi di Lallio, con l’allarme lanciato ai vigili del fuoco per un incendio scoppiato in una ditta e di Osio Sopra, dove la pattuglia ha collaborato con l’ambulanza per soccorrere un motociclista incidentato. Gli interventi che fanno capo al mese di febbraio fotografano quindi un operato che si fonda su cardini di attenzione e premura non solo delle tante realtà imprenditoriali che ci circondano, ma anche e soprattutto nei confronti del singolo, del cittadino, sempre al centro del lavoro di Sorveglianza Italiana. Garantire la sicurezza resta dunque il dettame fondamentale dell'istituto di sorveglianza e, per farlo, sono necessarie presenza capillare sul territorio, competenza e costante aggiornamento.